Ai genitori
 
La decisione  di attivare alcune modalità di didattica a distanza anziché altre trova la sua ragion d'essere nei principi d'inclusività a cui la nostra scuola si ispira, considerandone la validità innanzitutto a livello etico e secondariamente normativo.
Le attività sincrone sulle piattaforme sono uno straordinario strumento per i ragazzi di scuola secondaria che sono in possesso almeno di uno smartphone personale, ma non sono altrettanto valide per la scuola primaria.
Attivare le classi virtuali nella scuola primaria sarebbe stata una scelta elitaria, che non ci appartiene, in contrasto con la nostra identità fortemente inclusiva. I bambini di scuola primaria senza strumenti quali cellulare personale, tablet o Pc che avrebbero fatto, se non avessero potuto seguire i live? SAREBBERO STATI ESCLUSI!!!
In casa, a volte, un solo genitore possiede un cellulare e, se di mattina si reca a lavoro, si rende impossibile al bambino la fruizione delle lezioni. 
Ogni scuola fa le proprie scelte in base alla propria vison e mission e a nulla servono i confronti con altre scuole che hanno attivato le classi virtuali alla primaria. Siamo sicuri che tutti gli alunni siano in grado si seguire le attività sincrone?
Le video lezioni, oltre che gli audio, possono ugualmente strutturare un rapporto di vicinanza con gli alunni e a nulla vale seguire le "mode" del momento, magari su sollecitazione di qualcuno che, in possesso di ogni strumento tecnologico, polemizza sulla mancata attivazione delle piattaforme .
 Il Registro elettronico con la funzione Collabora sostituisce in maniera eccellente le classi virtuali, ma raggiunge gli alunni in modalità asincrona, a conferma che ogni nostra scelta è opportunamente argomentata e sorretta da ragionamenti coerenti.
"...Se si perde uno di loro (i ragazzi più difficili) la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati"
Don Lorenzo Milani