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Il “possibile” ritorno alla DAD

Carissimi docenti e genitori,
pur consapevoli che la scuola in presenza racchiuda energie vitali, appassionate e determinate, purtroppo lo scenario con il quale dobbiamo fare i conti in questi giorni è preoccupante e la scuola è coinvolta in maniera evidente.
E’ vero che non ci si infetta a scuola, ma è altrettanto vero che a scuola il virus arriva e che la stessa può fare da incubatore e moltiplicatore dei contagi, soprattutto negli spazi di condivisione prima e dopo l'entrata, quando il controllo è più labile.
In caso di positività conclamata, bisogna agire in fretta, arrestare la diffusione che ora sta diventando capillare, invertire la curva in tutti i modi, non abbandonarsi all'ineluttabilità, alla stanchezza, alla rassegnazione. La scuola deve fare la sua parte!
L’isolamento fiduciario è l’unica strada da perseguire, ma nelle classi coinvolte si attiverà la DAD per continuare il percorso di apprendimento e per mantenere vivo il senso di comunità che costituisce l’essenza della scuola in presenza.
Bisogna constatare che la scuola, pur tra mille difficoltà ed errori, è riuscita, da marzo in poi, a portare comunque a termine la propria funzione, soprattutto per gli alunni un po' più grandi.
La scuola secondaria, infatti, significa essenzialmente concettualizzazione, ma già in quarta e in quinta si impara per concetti e non per esperienza analogica. Il movimento dei concetti può avvenire a distanza e non necessita di stare nello stesso luogo, né nello stesso tempo.
Secondo alcuni filosofi le sensazioni e le emozioni sono un limite per la ragion pura, quindi, cogliamo quel che di positivo possiamo trarre dalla Dad: ripensare e riprogettare la scuola in uno spazio inedito, aperto alla contemplazione teorica e favorevole alla trasformazione digitale.
Continuiamo, quindi, con razionalità ed equilibrio a guardare al futuro, sostenendo una scuola capace di resistere davanti alle incognite.
Certa di poter contare sulla vostra collaborazione vi saluto caramente, seppur a distanza.

Il dirigente scolastico
Prof.ssa Amelia Capozzi