“Insieme per ripartire: gli sviluppi possibili”

La rapida e vertiginosa incursione del Covid 19 ha stravolto completamente il modo di fare scuola nei mesi scorsi, ma dopo il lungo periodo di didattica a distanza, si dovrà ripartire in presenza   il 1 settembre 2020, in modo conforme alle nuove disposizioni normative, seppur in divenire ed in alcuni tratti poco chiare.

Si sta procedendo, con l’esiguo personale scolastico a disposizione, ATA e docenti, alla misurazione degli spazi interni in ciascuna classe e si stanno adottando soluzioni molteplici.

Dopo aver ripulito i plessi di materiale superfluo e aver effettuato accurata igienizzazione degli spazi, in alcune sedi la capienza dell’aula è tale da permettere il distanziamento di un metro tra “rime buccali” e due metri dalla cattedra, per cui si riusciranno ad ospitare tutti gli alunni senza eccessive difficoltà.

In alcune sedi di scuola secondaria in cui l’aula non è sufficientemente ampia per ospitare tutti gli alunni di una classe secondo le tradizionali disposizioni, si procederà a sostituire i banchi con una sedia avente un tavolino a ribalta.

In alcuni plessi di scuola dell’infanzia in cui gli spazi sono più contenuti si procederà a costituire piccoli gruppi di alunni che saranno accolti in banchi singoli.

Si inviteranno gli alunni ad usare il proprio materiale e a limitare quanto più possibile lo scambio.

Per la mensa, si sta considerando l’ipotesi ministeriale del pasto in classe come la più sicura.

I collaboratori scolastici, pur in numero ridotto, dopo aver frequentato idoneo corso di formazione, saranno impegnati ad igienizzare costantemente i bagni, le aule ed ogni ambito di pertinenza.

Il personale di segreteria sta già ricevendo il pubblico solo su appuntamento e per operazioni che non possono essere svolte on line, usando i DPI.

Sono stati acquistati termoscanne , sono state affisse le norme anticontagio fornite dal nostro RSPP in ogni sede, sono state acquistate colonnine per igienizzanti mani, prodotti per la pulizia e vaporelle per ogni sede.

Per essere in grado di offrire soluzioni efficaci in risposta ai vincoli delle Linee guida del Miur, serve in primis che siano ben chiari i doveri di ciascuna componente della comunità scolastica in senso lato, costituita dal personale scolastico, dal responsabile della sicurezza, dalle famiglie, dall’Ente locale, senza reclamare solo diritti e lasciando in ombra le responsabilità individuali.

La sensazione che si prova è quella di essere giunti ad un punto di non ritorno, in cui le condizioni di incertezza determinate dal Covid sono ancor più aggravate dalla vulnerabilità delle sedi scolastiche che in Italia presentano numerose fragilità.

Sarebbe auspicabile in questa situazione che tutte le scuole, non solo le nostre sedi, abbiano i bagni funzionanti, senza esclusione di nessuno, che le tapparelle si possano alzare per permettere la giusta areazione, che le finestre possano aprirsi in modo sicuro, che le porte antincendio siano garantite, che non vi siano vetri rotti, che non vi siano crepe nei muri o macchie di umidità diffuse, che non cadano calcinacci, che gli ascensori funzionino, che i giardini siano ripuliti per meglio organizzare l’ingresso e l ’uscita, che i cancelli non siano pericolanti.

Seppur in questo clima d’incertezza, la nostra scuola non potrà sottrarsi al proprio compito educativo che dovrà essere svolto in sicurezza e con l’effettiva attribuzione di valore che merita. La scuola dovrà fare la sua parte e sforzarsi di tenere viva l’’intenzionalità pedagogica, magari incoraggiando le altre componenti a fare altrettanto.

Collaborare costa fatica, ma bisogna iniziare a convenire su quali siano le priorità per la nostra scuola, per poter predisporre una ripartenza equilibrata ed efficace. Serve tanto coraggio per rinsaldare la collaborazione tra le parti, destinata a prosperare e irrobustirsi perché l’educazione è un fatto corale. Occorre organizzare una vera rete funzionante: scuola, famiglie, servizi del Comune, associazioni di volontariato, parrocchie. Una rete operativa d’intervento che funzioni in permanenza.

“ Per educare un bambino ci vuole un intero villaggio” ( Proverbio africano)

Il Dirigente scolastico

Prof.ssa Amelia Capozzi