“La scuola delle scelte

Le scelte per la scuola”

Alla Comunità scolastica di Grumo A. e Binetto

Non sono un’ ingenua coltivatrice di falsi sogni né un’illusa aspirante a rivoluzioni epocali, anzi!

So bene che educare ed insegnare nella società attuale è diventato sempre più difficile; la scuola e la famiglia devono fronteggiare una deriva antieducativa che trova alimento e sostegno in ambiti ed in soggetti che esercitano sui giovani la loro influenza negativa.

Continuo, però, a credere con la passione di sempre, che il nostro, nonostante tutto, sia ancora il mestiere più bello del mondo, antico, ma sempre nuovo. A noi docenti e genitori è affidato il futuro dei nostri giovani! Siamo quelle orecchie capaci di aiutarli ad essere se stessi! E’ nostro compito aiutarli a “con-centrarsi”: a trovare il centro da cui brilla intatta la loro unicità e bellezza, nascosta spesso dietro sbuffi annoiati.

A vari livelli e in tempi diversi le istituzioni hanno scelto per noi ; adesso siamo chiamati noi, in prima persona a compiere delle scelte, a dar forma a un ampio progetto di scuola. Io vorrei lanciare la sfida della scuola inclusiva di cui tanto si parla nei documenti europei e nelle circolari degli ultimi tempi. Una scuola che non pone condizioni a priori, ma accoglie incondizionatamente ogni alunno e lo mette al centro della propria attenzione. In una scuola che è pure attraversata da una tentazione antieducativa di falsa accoglienza che si esprime nell’esercizio raffinato e cieco di un pensiero analitico che incontra solo se stesso, siate accoglienti!

Accogliere è lasciarsi guardare e, poi, guardare: è esporsi, ascoltare storie di vita, è pluralità, è conoscenza e accettazione del diverso, è passione per la vita dell’altro, è un invito amoroso a guardare avanti!

Nella “Lettera ad una professoressa” si parla della differenza tra Pierino e Gianni, tra il figlio del dottore che “la scuola ce l’ha a casa” e il figlio del mezzadro che la scuola ha respinto. Cosa è cambiato? L’istruzione a volte sembra seguire canali vecchi e comunque lontani, a dispetto delle tante spennellate di modernismo provenienti dalla società reale!

Non è facile affrontare la sfida dell’innovazione e dell’inclusione e organizzare una risposta didattica veramente efficace. Tuttavia, nonostante difficoltà e carenze materiali e strutturali, io continuo a credere nella scuola perché la vera risorsa della scuola sono i docenti, siete voi !

Il mio augurio è allora quello di alimentare un rinnovato amore per la scuola intesa come luogo della cura dell’altro, come relazione, come comune ricerca della verità.

Grazie per quello che fate tutti i giorni e Buon anno scolastico!

 

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

Prof.ssa Amelia CAPOZZI